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Via de’ Chiavari (R. VI - Parione; R. VIII - Sant’Eustachio) (da via dei Giubbonari a via Corso Emanuele II)
La via prese il nome dagli artigiani che vi lavoravano. Nel ‘400 in questa strada v’era l’hostaria del Pavaglione o Padiglione.
Dirimpetto all’attuale porta laterale sinistra di Santa Andrea della Valle, all’angolo delle vie de Chiavari e del Paradiso (Largo dei Chiodaroli), sorgeva la chiesa di Santa Elisabetta dei Fornari, abbattuta la fine del XIX secolo. La chiesa era appartenuta all’Università dei Fornai, garzoni tedeschi, istituita nel 1481 che, dalla cappella che aveva a Sant’Agostino, si trasferì qui, nel 1487, ed accanto alla chiesa ebbe un piccolo ospedale e, come dice il Fanucci (XVII secolo), “in esso tengono circa 12 letti, nei quali ricevono i loro garzoni infermi et alcuni poveri dell'arte et nazione loro, facendoli medicare, curare et governare come si conviene”.
Fu ricostruita nel XVII secolo come si leggeva sulla porta della chiesa: “Sodalitas Pistorum Nationis Germanicae Aedem Visitationis B.M.V. Collabentem Diruit Novam Denuo A Fundamentis Extruxit A.D. MDCXLV".
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